Psicoterapia Breve Strategica - Psicologo Psicoterapeuta Mantova

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LA PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA


La Psicoterapia Breve Strategica può essere definita come l’arte di risolvere complicati problemi umani, personali ed interpersonali,  mediante soluzioni apparentemente semplici. L’assunto di fondo della Psicoterapia Strategica si basa, quindi, sul concetto per cui nonostante i problemi e le sofferenze umane possano apparire complessi e persistere da anni, non per questo devono richiedere soluzioni lunghe e complicate.
I punti salienti del modello di Psicoterapia Breve Strategica sono:

• intervento breve e focale orientato all’estinzione dei disturbi presentati dal cliente: si sviluppa su 5 - 6 sedute e ha come obiettivo il cambiamento concreto concordato congiuntamente tra terapeuta e paziente;
• intervento radicale in quanto mira a modificare la rappresentazione che il paziente ha del proprio problema, perciò non si può considerare una terapia sintomatica;
• non prevede l’utilizzo di farmaci, ma solo metodi psicologici: l’analisi e la rottura del circolo vizioso delle tentate soluzioni che mantengono il problema mediante tecniche rigorose costruite ad hoc sul problema;
• intervento idoneo in primo luogo per i disturbi psicologici altamente impedenti, ma anche, in qualità di problem solving flessibile e adattabile, a quei “fastidi” che disturbano la vita umana

     Ai fini del cambiamento la Psicoterapia Breve Strategica si pone la seguente domanda: “come (piuttosto che del perché) le persone costruiscono i propri problemi?”. Ed inoltre: “come le persone persistono nel mantenere quella sofferenza che vorrebbero sconfiggere?”. Vediamo. Chiunque si trovi di fronte ad un problema cercherà di mettere in atto delle strategie per cercarlo di risolvere. Quando questi tentativi di soluzione non funzionano il problema, chiaramente, continuerà a persistere. Chi vive la sofferenza sarà portato, di conseguenza, ad intensificare e a ripetere i suoi tentativi, ma più vengono reiterati, proprio perché non funzionanti, più le difficoltà iniziali appaiono irrisolvibili, divenendo tali tentativi parte strutturante del problema stesso. Gli sforzi compiuti (“Tentate Soluzioni”) verso il cambiamento costruiscono così un circolo vizioso con cui il disturbo non solo non scompare, non solo persiste, ma addirittura si autoalimenta.
      Sarà attraverso la rottura di questo circolo vizioso che il terapeuta strategico produrrà il cambiamento, avvalendosi di “strategie” costruite con procedure rigorose sul problema; tecniche che, una volta raggiunta la soluzione della difficoltà, costituiranno per la paersona uno strumento con cui affrontare le situazioni, infondendo sicurezza, ma soprattutto la forza del saper intervenire.


  
...alcuni cenni storici
L'approccio strategico alla psicoterapia affonda le proprie radici nella antica tradizione sia ellenica e più precisamente nella retorica dei sofisti; sia nella tradizione cinese dell'arte dello strategemma.
In tempi più recenti i contributi alla Psicoterapia Breve Strategica si devono a grandi autori quali Gregory Bateson in campo antropologico, Heinz von Foerster e Ernst von Glasersfeld per l’epistemologia cibernetica, Milton Erickson per gli studi sull’ipnosi e sulla suggestione, nonché Paul Watzlawick nell’ambito della pragmatica comunicativa.
Un ulteriore contributo innovativo all’approccio strategico è stato apportato da Giorgio Nardone (fondatore e direttore del Centro di Terapia Strategica di Arezzo) in collaborazione con lo stesso Watzlawick, attraverso la messa a punto di protocolli strategici di intervento per specifici problemi clinici, avvalendosi di una procedura rigorosa di ricerca empirico - sperimentale.

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